Tema fluttuante, sospeso di volta in volta tra progetto di architettura e di design, interior o macchina scenica, progetto di allestimento e comunicazione, il negozio ha rappresentato e continua a rappresentare per generazioni di architetti e designer una formidabile occasione per sperimentare le proprie ricerche sui segni e sullo spazio. Dal negozio "Herpich&Sohne" a Berlino di Mendelsohn nel 1927, al Morris Gift shop di San Francisco con il quale Wright anticipa di dieci anni la rampa elicoidale del Guggenheim Museum di New York. Dai negozi e show room Olivetti degli anni Cinquanta dei BBPR e di Carlo Scarpa, alla "Rinascente" di Albini e i progetti di Maldonado per Fiorucci degli anni Sessanta, ai negozi di Norman Foster per Joseph negli anni Settanta e per Katharine Hammet, ai progetti di Sottsass per Esprit negli anni Ottanta, fino al centro commerciale "Collezione" di Tokyo di Tadao Ando,