Si tratta di un film di Silvio Soldini utilissimo per mostrare un’Italia moderna in maniera leggera ma non ipocrita o caricaturale. La storia, semplicissima, è avvincente: è un viaggio da un autogrill sull’autostrada da Salerno a Pescara alla Venezia minore, quella poco conosciuta ma più autentica; ma è anche un viaggio interiore che porta la protagonista alla scoperta dei suoi più riposti desideri e alla realizzazione dei suoi sogni. I personaggi sono vividi, poetici, fantasiosi, la recitazione è linguisticamente spigliata senza cadere nel vernacolarismo, anche se ci sono tocchi delle varietà centrali e veneta dell’italiano.